Reporting dei Big tech: la differenza la fa il “business Cloud”
Reporting dei Big tech: la differenza la fa il “business Cloud”
Il boom dell’intelligenza artificiale rappresenta sia un’opportunità che un rischio per le grandi aziende tecnologiche, lo dimostrano le reazioni del mercato ai risultati delle trimestrali pubblicati ieri da Microsoft e Alphabet.
L’entusiasmo sull’IA e la corsa per sfruttare e monetizzare la tecnologia hanno dominato i temi di mercato nella prima metà dell’anno. Questo argomento ha assunto un ruolo meno centrale recentemente a causa di altri fattori, ma i recenti risultati delle aziende tecnologiche suggeriscono che l’argomento potrebbe diventare nuovamente centrale.
Microsoft e Alphabet hanno entrambe superato le aspettative di utile quando hanno presentato i risultati ieri sera, ma le azioni delle due aziende hanno avuto andamenti opposti: Alphabet (la casa madre di Google) ha subito una forte perdita, mentre Microsoft è salita. Questa divergenza è dovuta alle performance nei loro business cloud, dove entrambe le aziende stanno integrando strumenti potenziati dall’IA.
I ricavi del servizio Azure di Microsoft e altri servizi cloud sono aumentati del 28% nel primo trimestre fiscale, superando le stime dell’azienda. Inoltre, e’ importante evidenziare che MSFT ha precisato che il 3% di questa crescita proviene dai nuovi servizi IA. Ciò è positivo, soprattutto considerando che Microsoft ha dichiarato che l’impatto delle sue offerte di IA sarà maggiore nella seconda metà dell’anno fiscale. Quindi vi è ancora margine di crescita anche aggiungendo il fatto che Microsoft ce lancerà un nuovo assistente AI da $30 al mese per i suoi prodotti Office gia’ a novembre. Il suo servizio Azure OpenAI sta inoltre crescendo costantemente: ora più di 18.000 organizzazioni lo utilizzano, rispetto alle 11.000 di luglio.
Alphabet non sta andando male, ma è indietro rispetto a Microsoft. Ha raggiunto una crescita del 22% nei ricavi cloud, ma ciò non ha soddisfatto le aspettative e rappresenta una decelerazione. Alphabet, inoltre, non ha rivelato il contributo fornito dai servizi di IA.
Il fatto che gli investitori abbiano in gran parte trascurato l’ aumento dei ricavi nel settore pubblicitario di Google, e si siano focalizzati solo sui risultati deludenti del business cloud e’ indicativo del trend in atto.Il mercato è concentrato sulle opportunità di crescita offerte dall’IA e teme che Alphabet possa rimanere indietro.
Ma siamo davvero sicuri che Alphabet rimanga indietro in un business come quello dell’AI? Noi di Zeygos abbiamo qualche dubbio in merito. Per questo riteniamo che Google sia da comprare su ogni momento di debolezza.