Impatti della Politica Tariffaria di Trump su Retailers, Inflazione e Potere d’Acquisto delle Famiglie
Con la vittoria di Donald Trump alle elezioni, la sua politica tariffaria aggressiva potrebbe portare a cambiamenti significativi nel settore del retail, sull’inflazione e sul potere d’acquisto delle famiglie americane. Trump ha proposto una serie di tariffe generali e specifiche, destinate a colpire le importazioni e, in particolare, i beni provenienti dalla Cina e dal Messico.
1. Le Proposte Tariffarie di Trump
Le proposte di Trump comprendono:
- Un’imposta universale del 10% su tutte le importazioni verso gli Stati Uniti.
- Un’ulteriore tariffa del 60% sui prodotti cinesi, mirata a ridurre la dipendenza della supply chain americana dalla Cina.
- Un’imposta del 25% su tutte le importazioni dal Messico, che potrebbe aumentare fino al 100% se il Messico non intensificherà il controllo sui flussi migratori verso gli USA.
Queste misure porterebbero le tariffe medie su tutte le importazioni al 17%, secondo Barclays, un livello che non si vede dal 1935.
2. Impatti sui Retailers
La politica tariffaria prevista da Trump potrebbe colpire duramente i rivenditori, poiché una parte significativa della spesa dei consumatori (circa l’11%) è legata ai beni importati. In passato, i retailers sono stati in grado di trasferire l’aumento dei costi ai consumatori attraverso un rialzo dei prezzi. Tuttavia, con un’inflazione elevata già da due anni, i consumatori stanno diventando più sensibili ai prezzi, rendendo difficile continuare a far gravare su di loro il peso dei nuovi dazi.
La National Retail Federation (NRF) stima che le proposte tariffarie di Trump potrebbero ridurre il potere d’acquisto dei consumatori tra i 46 e i 78 miliardi di dollari all’anno. I costi aggiuntivi derivanti da queste tariffe sarebbero difficili da assorbire per i rivenditori e verrebbero probabilmente trasferiti ai consumatori, aumentando ulteriormente i prezzi di prodotti di largo consumo come abbigliamento, giocattoli, elettrodomestici, calzature e articoli da viaggio.
3. Effetti sull’Inflazione
Le nuove tariffe proposte aumenterebbero la pressione inflazionistica sui consumatori americani. Secondo la NRF, l’aumento dei costi potrebbe tradursi in un incremento dei prezzi al consumo a doppia cifra percentuale per diversi beni:
- Abbigliamento e articoli da viaggio: +13%
- Giocattoli: fino a +36%
- Elettrodomestici e calzature: aumenti significativi simili
Questo rincaro inciderebbe direttamente sui tassi di inflazione, portando a un aumento generale del costo della vita per le famiglie americane.
4. Impatti sul Potere d’Acquisto delle Famiglie
L’aumento dei prezzi ridurrebbe il potere d’acquisto delle famiglie americane, in particolare di quelle a basso reddito che dedicano una parte maggiore del proprio budget all’acquisto di beni essenziali. Con un’inflazione già elevata, le nuove tariffe imposte sugli import prodotti si tradurrebbero in una minore capacità di spesa delle famiglie, colpendo il settore retail e l’economia domestica nel complesso. La NRF ha stimato che, in uno scenario di tariffa universale del 10% e del 60% sui beni cinesi, le famiglie vedrebbero ridotto il proprio potere d’acquisto in modo significativo.