ENEL: incoraggiante il piano strategico presentato dalla societa’ a novembre.
/in Uncategorized/da Zeygos@2023Il nuovo piano strategico annunciato da Flavio Cattaneo, che ha assunto la carica la scorsa primavera, sembra promettente a prima vista. Prevede una riallocazione della spesa in conto capitale (capex) leggermente ridotta, con maggiori investimenti nelle Reti, meno nelle Rinnovabili, nessun impegno nell’eolico offshore e maggiore disciplina finanziaria, rafforzata da un piano di riduzione dei costi. Queste misure sembrano in linea con ciò che gli investitori vogliono sentire al momento.
Principali punti del piano CMD 2024-26:
- Capex lordo ridotto a 35,8 miliardi di euro rispetto ai 37 miliardi del piano precedente 2023-2025.
- Ripartizione del capex: 18,6 miliardi in Reti (rispetto ai 14,8 miliardi precedenti), 12,1 miliardi in Rinnovabili (rispetto ai 18,5 miliardi) e circa 3 miliardi in Soluzioni per i Clienti (rispetto ai 3,7 miliardi).
- Capacità installata di rinnovabili ridotta a 73 GW entro il 2026, rispetto ai 75 GW del 2025.
- Obiettivo di EBITDA ordinario nel 2026 a 23,6-24,3 miliardi di euro, rispetto ai 22,2-22,8 miliardi del 2025.
- Obiettivo di utile netto ordinario nel 2026 a 7,1-7,3 miliardi di euro, rispetto ai 7,0-7,2 miliardi del 2025.
Analisi: Questa leggera riduzione degli investimenti riflette una tendenza simile a quella di Fortum, che ha ridotto il capex per la crescita durante il suo terzo trimestre. Enel, distaccandosi da molti altri piani strategici obsoleti, presenta elementi rassicuranti che combinano disciplina finanziaria e un riorientamento in Europa con una politica di investimenti selettivi. L’elemento più evidente è il cambiamento nella ripartizione del capex, con una riduzione degli investimenti in rinnovabili dal 50% al 33% a favore delle Reti, che aumentano dal 40% al 50%, mentre il capex per le soluzioni ai clienti rimane pressoché invariato. Enel ha dichiarato che continuerà a investire nelle rinnovabili, ma con un modello più leggero e decisioni di investimento più selettive, escludendo ancora l’eolico offshore.
Il piano appare prudente, specialmente considerando che Enel continuerà a valutare nuovi progetti di rinnovabili che possano generare un rendimento superiore del 300% rispetto al WACC. Enel si concentrerà anche su nuove partnership e mira a un target di 6,1 miliardi di euro entro il 2026 (da dedurre dai 35,8 miliardi di capex lordo) per aumentare la redditività. Rispetto al piano 2021-22, i capex per le rinnovabili in LATAM diminuiranno del 51% a 2,6 miliardi nel periodo 2024-26 e del 60% a 2,3 miliardi negli USA.
Enel ha deciso di concentrare i suoi investimenti sull’Europa, aumentando il capex del 41% a 7,2 miliardi, principalmente in Spagna e Italia. La politica dei dividendi sembra prudente, ma potrebbe migliorare con i proventi delle dismissioni di asset. Dopo alcuni anni difficili, Enel intende riconnettersi con la stabilità finanziaria e la generazione di valore. Il piano di rotazione degli asset da 21 miliardi avviato nel 2022 si concluderà l’anno prossimo, con un impatto positivo previsto sul debito netto di circa 11,5 miliardi tra il 2023 e il 2024. Enel si è anche impegnata a limitare il suo debito e ha annunciato un nuovo piano di riduzione dei costi di circa 1,2 miliardi entro il 2026 rispetto al baseline del 2022.
Questo piano ben gestito appare più cauto rispetto a molti altri piani strategici obsoleti. Fortum è stata la prima a annunciare una riduzione del suo capex per la crescita, un segno che questo è ciò che gli investitori stanno cercando. Enel aggiornerà il suo modello, che sarà positivamente influenzato dal programma di riduzione dei costi. Tuttavia, la riallocazione del capex da nuovi impianti rinnovabili a più reti con una crescita relativamente limitata del RAB potrebbe ridurre le prospettive di crescita per i ricavi e l’EBITDA a breve termine, influenzando negativamente il DCF.